Testo completo
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AVVISO PUBBLICO - RACCOLTA FIRME -INIZIATIVA POPOLARE
Raccolta firme “Referendum abrogativo (23A01448) (GU Serie Generale n.53 del 03-03-2023) e Referendum abrogativo (23A01449) (GU Serie Generale n.53 del 03-03-2023)”
I QUESITI:
1°) QUESITO SULL’INVIO DI MEZZI, MATERIALI ED EQUIPAGGIAMENTI MILITARI IN FAVORE DELLE AUTORITA' GOVERNATIVE DELL'UCRAINA
Descrizione della proposta referendaria
Il nostro ceto politico, tanto di maggioranza quanto di opposizione, ha deciso, salvo lodevoli eccezioni, di destinare ingenti somme di denaro alla produzione di armi da inviare all’Ucraina. Noi riteniamo che il popolo italiano in maggioranza non sia d’accordo e con quesito referendario intendiamo provarlo.
Anziché ricercare soluzioni diplomatiche, si coglie l’occasione per produrre armi (e fare profitti) presentandole come necessarie per la pace. Ci proponiamo allora di impedire la possibilità che venga rinnovato l’invio di armi, mezzi, equipaggiamenti e materiali militari ai Paesi coinvolti nel conflitto in corso.
Se, infatti, l’esito del referendum dovesse essere positivo, per i partiti non sarebbe più possibile introdurre altre leggi che autorizzino di nuovo il finanziamento della guerra.
Chiariamo: non è questione di parteggiare per l’uno o per l’altro schieramento.
Con questo referendum si ha a cuore solo la pace che si raggiunge limitando gli armamenti e certo non inviandone di sempre più potenti in teatri di guerra. Le armi uccidono moltitudini di civili e militari sia russi che ucraini e arricchiscono piccoli gruppi di miliardari senza scrupoli che controllano il complesso militare industriale globale.
Testo formale del quesito referendario
Richiesta di referendum abrogativo (23A01448) (GU Serie Generale n.53 del 03-03-2023)
«Vuoi tu che sia abrogato l’art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell’Ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023 nelle parole: “E’ prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, di cui all’art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi stabilite.”»
2°) QUESITO SUL CONFLITTO DI INTERESSI NELLA SANITÀ
Descrizione della proposta referendaria
Con questo quesito referendario si cerca di impedire la tendenza alla privatizzazione dei servizi per la salute ed il conflitto di interessi nell’allocazione degli ingenti fondi pubblici per la sanità.
Il quesito vuole cancellare una previsione di legge per cui le Regioni, cui compete la gestione del sistema sanitario a livello territoriale, possono ammettere la partecipazione nella programmazione della sanità anche di soggetti privati i quali, essendo coinvolti nella gestione, si trovano così in conflitto di interessi.
In conseguenza di questo conflitto “endemico”, le ingenti risorse pubbliche spese per la sanità finiscono lontane da quegli ambiti in cui i ritorni per i privati sono più limitati. Fra questi, come tragicamente confermato durante la pandemia, le terapie intensive e la medicina di prossimità. Anche al di la dell’ emergenza pandemica, la conseguenza del conflitto di interessi è sotto gli occhi di tutti: l’accesso alle cure, che dovrebbe essere gratuito e garantito in modo efficiente a tutti i cittadini, a prescindere dal loro reddito, è divenuto difficoltoso per coloro che non riescono a sostenere i costi per cure private o semi-private (in convenzione).
Come cittadini, abbiamo il diritto di vedere assegnati i fondi alla medicina di prossimità e alle terapie intensive anche se questi settori rendono poco ai privati.
L’ Italia spende per la sanità il 7% del suo PIL, una cifra enorme. Essa deve andate dove serve di più non dove si fanno più profitti.
Occorre chiarire che il referendum non vuole escludere i privati convenzionati dalla gestione sanitaria che spesso, soprattutto se no profit, svolgono in modo egregio. Vogliamo escluderli dalla programmazione che deve essere invece esclusiva responsabilità del pubblico e libera da conflitti di interesse.
Testo formale del quesito referendario
Richiesta di referendum abrogativo (23A01449) (GU Serie Generale n.53 del 03-03-2023)
«Vuoi tu abrogare l’art. 1 (Programmazione sanitaria nazionale e definizione dei livelli uniformi di assistenza), comma 13, decreto legislativo n. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421 (Gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 1992 – Supplemento ordinario n. 137)) limitatamente alle parole “e privati e delle strutture private accreditate dal Servizio sanitario nazionale”»
TERMINE RACCOLTA FIRME IL 21/07/2023.
Per maggiori informazioni sull'iniziativa del Comitato referendario Generazioni Future, è possibile consultare anche il sito:
http://generazionifuture.org/
I cittadini iscritti nelle liste elettorali potranno firmare presentandosi con un documento di riconoscimento in corso di validità negli orari di apertura dell’Ufficio Elettorale, in Piazza G. Falcone n. 1 Comune di Calvello (PZ) - Piano terra, senza appuntamento:
Da lunedì al venerdì dalle ore 09.30 alle ore 12.30
martedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
Responsabile Elettorale incaricato: Sig.ra Teresa Tempone - Telefono 0971/921926 - Cell. 3281286795 - Mail: teresa.tempone@comune.calvello.pz.it
Collegamenti
https://generazionifuture.org/il-significato-del-referendum-contro-la-guerra-e-a-favore-della-sanita-pubblica/